martedì 2 dicembre 2014

Le Pittule leccesi

Le pittule sono un piatto di magro e la tradizione vuole che siano fatte il 7 dicembre, la vigilia dell’Immacolata, anche se oggi si preparano in molte altre occasioni e sono immancabili negli antipasti di ristoranti e trattorie che servono cucina della tradizione pugliese.
      È un piatto semplicissimo e come tutti i piatti semplicissimi è in realtà di notevole difficoltà esecutiva. Ho realizzato la ricetta della mia famiglia, nella versione dolce in cui le pittule sono accompagnate con il miele. Si posso anche realizzare in versione salata.





Ingredienti:
 
500 gr di farina 00

15 gr di lievito di birra,
2 cucchiaini di sale
1/2 lt di acqua tiepida circa
 1lt olio di arachidi per friggere
miele q.b.



Procedimento



Prendete una ciotola di vetro abbastanza grande e metteteci la farina setacciata fate al centro una fontana e scioglieteci il lievito di birra con poca acqua tiepida, sciogliete nell’acqua rimanente il sale. Aggiungete gradualmente la restante acqua tiepida e mescolate e impastate con una mano fino a ottenere un impasto morbido, a questo punto impastate con vigore, sbattendo con la mano l'impasto per almeno una decina di minuti fino  quando non risulti privo di grumi e abbastanza gonfio. Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e fate lievitare in un luogo tiepido per almeno 3 ore in modo che il volume risulti tripplicato. Friggete le pittule prendendo con un cucchiaio (inumidite il cucchiaio in acqua ogni volta che prendetel'impasto per la frittura) un po' dell'impasto  e lo versate nell'olio caldo, in modo che le pittule coloriscano come nelle foto. Una volta cotte, vengono man mano sgocciolate dall'olio e adagiate su carta assorbente.
L'impasto base può essere condito con pomodorini, acciughe, cavolfiore o cime di rape, a secondo il vostro gusto e fantasia. Nella mia famiglia ci piace la versione dolce perciò le mangiamo cosparse di miele.

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