martedì 9 agosto 2011

Pasticciotto leccese

Dolce tipico di Lecce e del Salento, il pasticciotto, che va consumato caldo, appena sfornato, profumato e fragrante, è un componente essenziale della prima colazione. E se il buon giorno si vede dal mattino……



E’, nella sua forma originale, un dolce monoporzione in forma ovale di pasta frolla che racchiude in sé della crema pasticcera.  Oggi lo si trova in tutte le pasticcerie e in molti bar, ma fino alla scorsa generazione si faceva anche in casa, con aggiustamenti derivanti dal gusto familiare. Anche nella mia famiglia, mamma Lina faceva i pasticciotti e così, in questa mia ultima visita alla casa avita, ho convinto mia madre a realizzarli sotto i miei occhi, così da carpirne i segreti. E' stata una "lectio magistralis" di pasticciotti.

Il pasticciotto, tipico di  Lecce; è presente nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali redatto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173)

Ingredienti:
pasta frolla per 12 pasticciotti
500 gr  di farina 00
240 gr. di zucchero semolato
240 gr.   di strutto
due tuorli d'uovo
scorza grattugiata di 1 limone non trattato
un pizzico di ammoniaca per dolci
crema  pasticcera
½  litro  di latte fresco
150 gr di zucchero semolato
80 fr di farina
1 limone non trattato
5 tuorli d'uovo
Procedimento
Per fare la crema pasticcera:  unite zucchero e farina ed aggiungete un po' di latte tiepido in modo da ottenere un specie di poltiglia e solo poi, in modo da evitare la formazione di grumi, aggiungete i tuorli uno per volta e infine il resto del latte e la scorza del limone. Mettete il composto in una casseruola e, aiutandovi con una frustina, cuocete fino a far addensare il tutto.
Per fare la frolla: mischiate lo strutto con lo zucchero, aggiungete i tuorli d'uovo e la scorza grattugiata del limone, quindi aggiungete la farina un po' per volta insieme con l'ammoniaca e amalgamate bene la vostra pasta frolla. A questo punto staccate un pezzo di frolla, formate un piccolo "salame" e con il coltello dividetelo in 4 parti, che serviranno a fare la parte superiore ed inferiore di due pasticciotti. Schiacciate con il palmo della mano ciascun pezzettino cercando di dare una forma ovale. Adagiatene una parte nello stampino, riempite di crema pasticcera e richiudete a mo' di coperchio con l'altra parte di frolla, sigillando con le dita le due parti. Infime spennellate la parte superiore con l'albume d'uovo ed infornate a 180° in forno statico per 30 minuti.






11 commenti:

  1. che buoni e che belli.baci carla

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  2. buonissima esibizione Maestro. Un abbraccio Andrea

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  3. che meraviglia Bravissimo. un saluto marzia

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  4. Guarda il caso, sono stata attratta da questi dolcetti proprio stamattina, in un vecchio post di Ornella, Ammodomio...ora vedo i tuoi...mi sono ripromessa di farli, ora DEVO! Complimenti!

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  5. Favolosi! La tua mamma è un mito :-) Falle tanti complimenti da parte mia, davvero! Ho visto certi obbrobri spacciati per pasticciotti leccesi, in giro per i blog...! Questi sono i VERI pasticciotti, porcaccia miseria! Vaglielo a spiegare, a chi mette le amarene nella crema e il burro nella pasta! ;-) Dimenticavo: io sono salentina, ovviamente! Di Gallipoli, per la precisione :-)

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  6. Splendidi!!!! Vuoi partecipare alla raccolta dei Pasticciotti? Ti lascio il link
    http://ammodomio.blogspot.com/2011/01/i-pasticciotti-leccesi-di-angela-e.html

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  7. Mache bontà devono essere questi pasticciotti mangiati caldi!!! Splendidi! Da oggi ti seguo...se ti va, passa a trovarmi! ciao

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  8. Devono essere squisiti!!! Complimenti

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  9. Wow! quest'estate sono stata in puglia e a colazione il pasticciotto era un must! ora vorrei proprio provare a rifarli a casa e la tua ricetta mi pare ottima.. ti farò sapere quando mi metterà all'opera :)

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  10. Ciao, ho provato a farli seguendo la ricetta della "zia", ma non sono soddisfatto al 100%.. devo aver sbagliato qualcosa, anche perchè non avevo mai fatto ricette usando lo strutto e l'ammoniaca.. Per la prima ho rispettato alla lettera la dose consigliata, per la seconda il termine "un pizzico" mi mette sempre in difficoltà, anche perchè non so bene il ruolo di questo componente.. per le forme, poi, arbitrariamente mi sono permesso di imburrarle e infarinarle come per gli altri dolci, ma non so se ho fatto bene. E anche per la cottura forse dovevo andare qualche minuto oltre i 30 preventivati.
    Il principale problema è stato che si sentiva un po' troppo lo strutto, una senzazione un po' di unto in bocca: non era immangiabile, ma nemmeno buono come vorrebbe un amante dei pasticciotti come me.
    Qualche consiglio da dare?
    Il cugino.

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